(in indonesiano
Maluku). Arcipelago (85.728 kmq; 2.094.700 ab.) e
provincia dell'Indonesia, nell'Oceano Pacifico. Le
I.M. si estendono, per
circa 13° di latitudine a cavallo della linea dell'Equatore, tra Celebes e
Timor a Ovest e Nuova Guinea ad Est, non costituendo un corpo fisico coerente e
unitario. Sono, infatti, riconoscibili differenti gruppi insulari: il più
settentrionale gruppo di Ternate (Tidore, Batjan, Halmahera); l'arcipelago
mediano di Amboina (Misool, Obi, Sula, Ambon, Ceram, Buru); le isole del Mar di
Banda (Kai, Aru, Leti, Babar, Damar, Tanimbar). Capoluogo: Ambon. La popolazione
è mista, risultato dell'afflusso nell'arcipelago di differenti gruppi
etnici: Melanesiani, Malesi, Papuasi. Anche il gruppo autoctono degli
Alfuri (uomini della boscaglia), non rappresenta in realtà
un'unità antropologica, accogliendo caratteri somatici indonesiani,
papuasi e anche melanesiani. Non sono trascurabili gli apporti del gruppo
europeo e, se pure in misura minore, arabo e cinese. • Geogr. - La maggior
parte delle
I.M. è interessata da rilievi montuosi, anche di
notevole altezza in relazione alle dimensioni delle isole; la cima più
alta è il Pinja di Ceram, che raggiunge 3.010 m. Punte emergenti, in
parte madreporiche, di grandi rilievi sottomarini, presentano rocce cristalline,
rocce plutoniche del Cretacico e talvolta calcari del Neozoico. Originate dal
corrugamento alpino-himalayano, tutte le isole furono interessate da fenomenici
vulcanici, ma in particolare le più settentrionali presentano coni ancora
attivi e sono soggette a terremoti. Il clima è equatoriale (con
temperature elevate durante tutto l'anno), anche se mitigato dalla presenza del
mare e dall'altitudine. Sia d'estate sia d'inverno si registra un'elevata
piovosità (tra i 2.000 e i 3.800 mm annui), legata ai monsoni. La
vegetazione è lussureggiante ed è ricca di specie; le più
importanti economicamente sono la palma da sago, dal cui midollo la popolazione
ricava la farina base dell'alimentazione locale, e diversi tipi di spezie
(garofano, pepe, noce moscata, cannella, zenzero, ecc.) un tempo esportate in
misura rilevante, oggi assai meno. Anche la fauna è molto varia ed
è caratterizzata dalla ricchezza di specie di uccelli. • Econ. - La
quasi totalità della popolazione è dedita a una attività
agricola di sussistenza, ricavando la propria alimentazione dalla palma da sago,
dalla palma da cocco e dalla coltivazione del riso. Le uniche colture
finalizzate all'esportazione sono quelle delle spezie, in particolar modo quella
di noce moscata di Banda. Nelle regioni costiere, è praticata la pesca,
ma il mare fornisce anche perle e conchiglie. Altri prodotti esportati sono il
legname (teak), la copra e le tipiche piume dell'uccello Paradiso. Le
attività industriali si concentrano ad Amboina (cantieri navali) e a Bula
(raffinerie di petrolio). • St. - Le prime notizie riguardanti le
I.M. si devono, nel 1440, al navigatore veneziano Niccolò de'
Conti. I Portoghesi sbarcarono sull'arcipelago nel 1512 e fondarono il centro di
Amboina. Nel 1521 le isole furono raggiunte dalla nave superstite della
spedizione di Magellano e furono quindi rivendicate anche dalla Spagna. Il
contenzioso durò fino al 1529, quando la Spagna riconobbe il possesso
portoghese. Alla fine del XVI sec. gli Olandesi si stabilirono sulle isole del
Mar di Banda, espandendosi poi verso quelle più settentrionali fino ad
Amboina e ricacciando i Portoghesi; nel 1685 ottennero la supremazia anche nel
gruppo di Ternate, vedendo riconosciuta la loro presenza dallo stesso sultano.
Durante la seconda guerra mondiale le
I.M. furono occupate dai
Giapponesi, ma al termine del conflitto rientrarono nelle Indie Orientali
Olandesi fino al 1949, quando si unirono alla neonata Repubblica di Indonesia.
Nel 1950 vi è stato un tentativo, fallito, di rivolta autonomista.